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La realtà virtuale durante la chemioterapia, studio del Sant’Andrea-Sapienza sui vantaggi della mindfulness – Fondazione Azienda Ospedaliero universitaria Sant’Andrea ETS

Fondazione Azienda Ospedaliero universitaria Sant’Andrea ETS

L'ultima frontiera delle cure oncologiche è la realtà virtuale: i risultati di uno studio Sant'Andrea-Sapienza

I risultati preliminari di uno studio sull’uso della realtà virtuale da parte di pazienti oncologiche in trattamento, come intervento integrativo e complementare alle cure, sono stati presentati durante l’incontro dal titolo “Trattamenti integrati in oncologia: i vantaggi della mindfulness attraverso la realtà virtuale” organizzato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea e dalla Facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma.

Proprio nell’integrazione di medicina e psicologia va individuata la chiave di volta di un evento che mira a mettere in luce, in una sede accademica autorevole quale la prima università di Roma e con la curatela del Sant’Andrea, uno dei più importanti poli oncologici italiani, come il supporto psicofisico al malato rappresenti un’opportunità aggiuntiva per il buon esito della terapia e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

Sebbene diversi sintomi correlati alla tossicità dei trattamenti chemioterapici possano essere ridotti d’intensità o inibiti attraverso interventi farmacologi, la sfida quotidiana del paziente oncologico è spesso legata a sintomi minori, quali fatica, insonnia, depressione o disturbi dell’umore, per i quali i farmaci non risultano altrettanto efficaci. Solide evidenze scientifiche dimostrano come trattamenti integrati e complementari per la gestione di tali eventi avversi, come la musicoterapia, la meditazione o lo yoga per la riduzione dello stress durante e dopo la chemioterapia, incidano favorevolmente non solo sulla qualità di vita dei pazienti ma anche sul successo terapeutico.

Insieme alle più avanzate terapie oncologiche, che spaziano dall’immunoterapia alla chemioterapia, gli oncologi del Sant’Andrea invitano i pazienti in trattamento ad aprirsi a quegli interventi complementari che, sebbene non possano sostituirsi alle cure mediche, migliorano il benessere psicofisico e aiutano a vivere meglio l’esperienza della malattia. Interventi integrati e complementari da realizzare una volta tornati a casa, ma anche da praticare durante lo stesso trattamento chemioterapico. Come nel caso dei caschi anti-alopecia, donati dalla Fondazione Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea ETS, che indossati durante la chemioterapia, raffreddano il cuoio capelluto riducendo lo sconfortante effetto di caduta dei capelli. O come il più futuristico orizzonte della realtà virtuale, utilizzata al Sant’Andrea proprio in occasione dei trattamenti: durante la somministrazione della terapia, le pazienti, dotate di visore ottico e cuffia, hanno sperimentato una immersione tridimensionale e multisensoriale in ambientazioni rilassanti, come verdi prati fioriti dove scorrono ruscelli d’acqua.

Secondo il prof. Fabio Lucidi, Prorettore e Ordinario di Psicologia presso Sapienza Università di Roma, nonché presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea ETS, “il benessere psico-fisico ha un impatto strategico sul buon esito delle cure ed è bene incentivare il ricorso ai trattamenti integrati e complementari, compresa la più recente realtà virtuale. Mantenendo sempre la barra ferma sulle evidenze scientifiche che accompagnano tali trattamenti e rivolgendosi a professionisti qualificati”.